Dal Santo Vangelo secondo l’Apostolo ed Evangelista San Matteo (Mt 15,21-28)
In quel tempo, partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
Riflessione
Carissimi ben amati fratelli e sorelle in Cristo, a voi ogni pace e benedizione!
In questa diciassettesima domenica dopo Pentecoste, la Chiesa ci invita a riflettere su due letture: la Seconda Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi e il brano evangelico di San Matteo. Sebbene queste due letture non siano direttamente legate nella loro narrazione, condividono comunque importanti insegnamenti spirituali e morali.
Nella sua Seconda Lettera ai Corinzi (2 Cr 6:16-7:1), l’Apostolo Paolo cerca di insegnare importanti principi spirituali e morali ai Cristiani residenti nella città di Corinto. Questo passo contiene un appello all'unità tra i credenti e all'importanza di vivere una vita santa e separata da ciò che è impuro. Ecco una spiegazione più dettagliata di ciò che Paolo voleva insegnare:
1. La chiamata alla separazione: Paolo inizia il passo dicendo: "Che accordo c'è tra il tempio di Dio e gli idoli?" Qui Paolo sottolinea l'importanza della separazione tra i credenti e ciò che è impuro o idolatrico. Vuole che i Corinzi riconoscano la loro identità come tempio vivente di Dio e che si astengano da tutto ciò che è contrario alla volontà divina.
2. La promessa della presenza di Dio: Paolo prosegue affermando che Dio abiterà in mezzo a loro e sarà il loro Dio, mentre loro saranno Suo popolo. Questo richiama la promessa dell'Alleanza nel Vecchio Testamento, sottolineando che, quando i credenti si separano da ciò che è impuro e si consacrano a Dio, possono sperimentare la Sua presenza e il Suo amore.
3. La chiamata alla purezza e alla santità: Paolo esorta i Corinzi a purificarsi da ogni contaminazione della carne e dello spirito, compiendo l'opera della santificazione. Questa santificazione implica una vita di rettitudine, onestà e separazione dai peccati e dalla corruzione morale.
4. Il ravvedimento e la ricerca della perfezione: Paolo incoraggia i Corinzi a "completare la vostra santificazione nel timore di Dio." Questo richiama all'idea del ravvedimento e della crescita spirituale continua. L'apostolo vuole che i Corinzi perseguano la perfezione spirituale e la crescita nella loro relazione con Dio.
In sintesi, san Paolo voleva insegnare ai Corinzi l'importanza della separazione da ciò che è impuro e l'importanza di vivere una vita di santità e purità, consacrando sé stessi come abitazione di Dio. Il messaggio centrale è l'appello a una vita di fede e santificazione, mantenendo una relazione intima con Dio e allontanandosi da tutto ciò che è contrario alla Sua volontà.
Invece, nel brano evangelico che abbiamo ascoltato questa domenica, l’Evangelista e Apostolo San Matteo narra l’incontro tra il Signore e la donna cananea.
In questo passaggio, inizialmente Gesù sembra ignorare la donna cananea quando lei chiede il suo aiuto per liberare sua figlia posseduta da un demonio. Tuttavia, alla sua insistenza e alla sua dimostrazione di fede, Gesù le concede la guarigione alla figlia della donna. La risposta di Gesù, "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini", può sembrare dura, ma la donna cananea risponde con saggezza dicendo che anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni. Gesù, colpito dalla sua fede e umiltà, la loda guarendo la fanciulla.
Questo episodio è spesso interpretato come un esempio della portata universale del messaggio di Gesù e della sua disposizione a rispondere alla fede sincera, indipendentemente dalla provenienza o dallo status sociale della persona. La donna cananea rappresenta quindi la capacità della fede di abbattere le barriere culturali e religiose dimostrando inoltre che la Salvezza non è limitata a un gruppo o a una nazione specifica, ma è aperta a tutti coloro che credono in Lui.
Carissimi, che cosa ci vuole insegnare questo passa del Vangelo? Esso vuole insegnarci diverse lezioni spirituali e morali:
1. L'accessibilità di Gesù a tutti: In questo episodio, Gesù dimostra che il suo ministero non è limitato a una sola comunità o gruppo di persone. Inizialmente, sembra che egli sia concentrato solo sulle "pecore perdute della casa d'Israele," ma quando la donna cananea si rivolge a lui con fede, dimostra che è disposto ad ascoltare e aiutare anche coloro che non fanno parte del suo popolo di origine. Questo insegnamento sottolinea l'accessibilità di Gesù a tutti, indipendentemente dalla loro provenienza.
2. La fede come chiave: La donna cananea dimostra una fede straordinaria e una perseveranza notevole nella sua richiesta. Nonostante le apparenti risposte brusche di Gesù, lei continua a implorare il suo aiuto. Questo passo sottolinea l'importanza della fede come mezzo per ricevere la misericordia e la grazia di Dio. Gesù lodò la sua fede e la sua umiltà, dimostrando che la fede sincera è un attributo prezioso.
3. L'importanza dell'umiltà: La donna cananea si prostra davanti a Gesù e accetta persino l'immagine di sé come "cagnolina" nella risposta di Gesù. La sua umiltà è un esempio di come dobbiamo avvicinarci a Dio, riconoscendo la nostra dipendenza da Lui e la sua sovranità. Gesù insegna che l'umiltà è un atteggiamento fondamentale per ricevere la sua grazia.
4. La misericordia di Dio: Alla fine dell'episodio, Gesù concede la guarigione alla figlia della donna cananea a causa della sua fede. Questo mette in evidenza la misericordia di Dio, che non si basa su meriti o appartenenza a un gruppo specifico, ma è estesa a chiunque abbia fede e si rivolga sinceramente a Lui.
Questo brano evangelico ci insegna che Gesù è accessibile a tutti, che la fede è un elemento chiave per ricevere la grazia di Dio, che l'umiltà è importante nell'approcciarsi a Dio e che Dio è misericordioso e pronto a rispondere alle preghiere sincere.
Nel corso dei secoli, molti Padri della Chiesa hanno commentato questo brano. Tra i più famosi ricordiamo San Giovanni Crisostomo, Origene e Sant’Ambrogio:
San Giovanni Crisostomo (347-407) ha commentato questo passo sottolineando la fede straordinaria della donna cananea e la sua perseveranza nella preghiera. Egli scrive:
"Lei è venuta per prima e lo ha cercato. Dopo essere stata respinta e udendo: 'Non è giusto prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini', non ha detto: 'Allora non hai motivo di chiamarti il Figlio di Davide', ma ha replicato: 'Anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni'. [...] Vedi come lei non ha mai perso la speranza e non ha pronunciato parole insolenti contro il suo guaritore".
Origene (185-254) ha fornito una interpretazione allegorica di questo passo, vedendo la donna cananea come un simbolo delle anime gentili che cercano la salvezza. Egli scrive:
"Questa donna è venuta per adorare e cercare il Salvatore; e questa è la ragione per cui Gesù l'ha accolta, perché ha mostrato di cercare il suo aiuto".
Sant’Ambrogio di Milano (339-397) ha evidenziato l'umiltà della donna cananea e il fatto che Gesù ha accolto la sua supplica a causa della sua fede. Ha sottolineato l'importanza dell'umiltà e della fede come requisiti per ottenere la grazia divina.
Carissimi fratelli e sorelle, mercoledì scorso abbiamo celebrato l’Esaltazione Universale della Preziosa e Vivificante Croce di Nostro Signore e anche in questa domenica ritorna il tema della Croce.
L’Evangelista narra l'incontro di Gesù con la donna cananea che nasconde un legame significativo con il tema della croce e l'opera redentiva di Gesù Cristo. Pur non facendo riferimento direttamente alla crocifissione di Gesù, questo passo fornisce un importante contesto teologico che si collega al significato della croce e all'inclusione universale nell'opera della redenzione.
Ecco alcuni modi in cui il passo si lega alla croce:
1. Universalità della salvezza: La donna cananea rappresenta i non-ebrei; quindi, questo episodio evidenzia l'apertura del messaggio di salvezza di Gesù a tutte le nazioni, in sintonia con il messaggio della croce che è destinato a tutta l'umanità.
2. Accoglienza di tutti: Gesù, alla fine, accoglie la supplica della donna e guarisce sua figlia. Questo rappresenta il cuore dell'insegnamento della croce, che è l'accoglienza e la guarigione per tutti coloro che credono in Gesù Cristo.
3. Fede e perseveranza: La fede della donna cananea e la sua perseveranza nella richiesta di aiuto riflettono il tema della fede e della perseveranza nel credere nell'opera redentiva di Gesù sulla croce. La fede è cruciale per ricevere la salvezza offerta attraverso la croce.
4. L'umiltà e la sottomissione alla volontà di Dio: L'atteggiamento umile della donna cananea, che accetta persino l'immagine di sé come "cagnolina", è un richiamo all'umiltà e alla sottomissione alla volontà di Dio. Questo è un elemento fondamentale per comprendere il significato della croce, in cui Gesù si è umiliato per l'umanità e ha accettato la volontà di Dio di sacrificarsi per la nostra redenzione.
Carissimi amati fratelli, la croce è importante per noi che ci professiamo di essere cristiani.
Essa è redenzione e perdono dei peccati. Infatti, essa rappresenta il centro della fede perché è il luogo in cui Gesù Cristo ha offerto se stesso come sacrificio in riscatto dei nostri peccati. Per tale motivo la croce rappresenta il mezzo attraverso il quale Dio offre la salvezza a tutta l'umanità.
Come possiamo applicare questo Vangelo nella vita di tutti i giorni?
Il brano odierno può essere applicato nella vita di tutti i giorni attraverso vari insegnamenti e principi chiave. Ecco alcune considerazioni su come si può realizzare questo passo nella vita quotidiana:
1. Perseveranza nella preghiera: La donna cananea nella storia ha dimostrato una fede straordinaria e una perseveranza nella preghiera, nonostante le sfide e le risposte iniziali apparentemente negative. Nella vita di tutti i giorni, possiamo imparare a coltivare una fede solida e a perseverare nella preghiera, anche quando sembra che le nostre richieste non vengano subito soddisfatte.
2. Umiltà e sottomissione: L'atteggiamento umile della donna cananea è un insegnamento importante. Possiamo applicarlo praticando l'umiltà nelle nostre relazioni con gli altri e nella nostra relazione con Dio. L'umiltà ci aiuta a riconoscere la nostra dipendenza da Dio e ad accettare la Sua volontà nelle nostre vite.
3. Disponibili all’accoglienza: La storia sottolinea l'apertura di Gesù alla richiesta della donna cananea, nonostante le barriere culturali e religiose. Possiamo applicare questo insegnamento cercando di essere aperti ed accoglienti verso coloro che sono diversi da noi, dimostrando amore e compassione senza discriminazioni.
In generale, l’Evangelista ci invita a coltivare una fede profonda, a essere umili, aperti e misericordiosi, e a perseverare nella preghiera. Questi principi possono influenzare positivamente la nostra vita quotidiana e le nostre interazioni con gli altri, permettendoci di vivere secondo i valori del Vangelo.
Per tanto, questa domenica preghiamo lo Spirito Santo, datore di Vita, affinché possa illuminare le nostre menti, i nostri cuori e guidare i nostri passi andando verso tutte le persone che incontriamo ogni giorno chiunque bisognosi di aiuto o supporto, indipendentemente dalla loro origine o background. Preghiamo il Consolatore affinché ci aiuti a migliorare nel lavoro per promuovere l'unità e la solidarietà nella nostra comunità di fede, cercando di superare le barriere culturali, etniche o sociali che possono esistere.
Preghiamo Maria Santissima, Madre di Dio e Madre della Chiesa affinché incoraggi i membri della comunità a coltivare una fede forte e a perseverare nella preghiera.
Preghiamo la Castissima Sposa e tutta santa, affinché ci guidi nel nostro cammino nel seguire l'esempio di umiltà di Gesù e della donna cananea. Accettando umilmente di rispondere alle esigenze delle persone con gentilezza e compassione.
Beata e sempre Vergine Maria, Madre di Dio, quest’oggi accogli tutte le nostre suppliche: aiutaci ad essere un modello di amore cristiano, trasformaci affinché noi diventiamo sempre più disponibili ad aiutare tutti coloro che sono nel bisogno, a confortare i sofferenti senza ricevere nulla in cambio.
Voi tutti Santi e Sante di Dio, rimanente al nostro fianco, nonostante tutte le cadute che facciamo lungo la via, e con la potenza del Paraclito, fate in modo che noi possiamo riuscire a diffondere il messaggio del Vangelo di Gesù Cristo. Invitando gli altri a mettere la loro fede in Lui e a cercare la Sua misericordia e il Suo amore.
Che la benedizione del Signore scenda su di voi e con voi rimanga sempre!
Arcidiacono Michele Alberto Del Duca
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